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venerdì 21 settembre 2012

AMIANTO QUESTIONE IRRISOLTA. E NESSUNO SE NE OCCUPA PIU'

 LA MAPPA DELL'AMIANTO IN ITALIA



Incredibile a dirsi ma ancora in Italia quella dell'amianto è una questione irrisolta e, per di più, lontana dai riflettori. Il problema è tanto più grave nelle regioni (qui sopra ve ne forniamo la mappa) in cui stata è consistente in passato la presenza di aziende che ne facevano utilizzo. Tale rischio permane alto, in ragione della considerevole presenza e diffusione in quantità pericolose nei luoghi di lavoro e nelle lavorazioni, nelle abitazioni e nelle strutture pubbliche e private. Una realtà rimossa dalle istituzioni, spesso sconosciuta e sottovalutata dagli stessi cittadini non informati adeguatamente .La legge 257/92 , oltre a vietare l'uso dell'amianto e ad imporne lo smaltimento, delegava alle Regioni la definizione dei piani di bonifica e la loro realizzazione. In maniera scandalosa le previsioni di tutela previdenziale della legge sono state artatamente depotenziate ,privando i lavoratori esposti del beneficio dell'uscita anticipata dal mondo del lavoro. E' urgentissimo riprendere sul territorio l'opera di rimozione e smaltimento dell'amianto, vigilando in modo diffuso per verificare che ciò avvenga una volta per tutte. Occorre sensibilizzare, informare e prevenire il rischio amianto, verificare l'applicazione delle leggi con il monitoraggio della situazione attuale e soprattutto riproporre l'effettiva tutela dal punto di vista sanitario di coloro che in passato sono stati inconsapevolmente soggetti alle conseguenze devastanti dell'esposizione professionale, della manipolazione, dell'uso e dell'inalazione dell'amianto e di quanti lo sono tuttora.

martedì 18 settembre 2012

6.11.2012 COLORADO (USA): REFERENDUM PER LEGALIZZARE L'USO RICREATIVO DELLA MARIJUANA

Dal sito dell'Associazione dei Consumatori ADUC:
http://www.aduc.it/notizia/referendum+legalizzazione+marijuana+novembre_124963.php

Fumare in modo occasionale marijuana renderebbe i polmoni più sani rispetto a chi si accende una normale sigaretta. I rischi per la salute polmonare legati a questi comportamenti sarebbero minori nel primo caso. A rivelarlo è uno studio dell’Università dell’Alabama, pubblicato sul Journal of the American Medical Association, che ha monitorato per circa 20 anni dei fumatori di tabacco e altri di marijuana.
Ovvio sottolineare il colpo al mercato nero e alla delinquenza di un simile eventuale provvedimento oltre al beneficio fiscale e occupazionale che ne potrebbe derivare.